State pensando di migrare dalla soluzione di archiviazione report su mainframe esistente, o di cambiare sistema operativo? Nella vostra azienda le esigenze di utilizzo dei MIPS per i mainframe e relativi costi sono in crescita, mentre il budget per l’IT è in calo? Conoscete davvero tutti i componenti dei mainframe utilizzati dalla soluzione di visualizzazione e archiviazione report attualmente in uso? Nel calcolare i costi complessivi per il supporto di un tipico prodotto di archiviazione report su mainframe come Control-D di BCM, i clienti spesso trascurano alcuni fattori fondamentali. Invece, è sempre meglio dedicare un po’ di tempo a comprendere fino in fondo la portata dei costi.
In primo luogo potete verificare il costo dei MIPS associato all’hosting di un prodotto di archiviazione report su mainframe. Gartner e diversi altri istituti di ricerca calcolano che in media le aziende spendono oltre 3.500 USD per i MIPS di ciascun mainframe. A tanto ammontano le spese, tra le altre cose, per il software, l’hardware, i locali in cui alloggiare i dispositivi, il recupero dati in caso di emergenza e il personale.
Ovviamente le spese per il software sono costituite per lo più dalla licenza d’uso del prodotto di archiviazione report, ma comprendono anche eventuali componenti di supporto, come un database o un’utilità per l’acquisizione dati. I costi annui di manutenzione di ciascun prodotto sono un fattore importante, benché spesso ignorato.
I costi per l’hardware includono l’utilizzo della CPU del mainframe e dei dispositivi di storage. Dato che un DASD mainframe e/o una soluzione di storage su nastro virtuale arrivano a costare fino a 100.000 USD a terabyte, il potenziale risparmio in caso di migrazione è notevole. Anche lo spazio d’ingombro dei dispositivi di archiviazione su mainframe diventa un problema più serio di anno in anno.
Molto probabilmente, i prodotti di archiviazione report come Control-D di BMC, che girano su mainframe, devono essere inclusi nelle attività di routine per il recupero dati in caso di emergenza, tipicamente molto più complicate delle corrispettive attività per ambienti a sistema aperto. Se i report sono archiviati nel mainframe o devono essere richiamati da un supporto installabile, occorre destinare del personale allo svolgimento di questo compito.
Questi sono alcuni dei motivi che giustificano la migrazione di un archivio dal mainframe, ma per molte organizzazioni resta il timore, comprensibile, che durante la migrazione i dati possano perdere di validità. Le migliori soluzioni che ho avuto modo di conoscere comprendono verifiche post-migrazione per assicurarsi che tutti i dati siano migrati correttamente. Queste soluzioni gestiscono anche attività di importanza cruciale, come il mantenimento delle date di creazione e scadenza originali di tutti i report migrati.
Quindi, prendendo in considerazione tutti i fattori, i costi per ospitare su mainframe una soluzione di archiviazione report possono superare di gran lunga quelli per la migrazione del processo di archiviazione su un sistema distribuito. Per alcune aziende, i soli risparmi derivanti da una riduzione dello spazio di storage e d’ingombro sono stati sufficienti per giustificare la migrazione e il cambio di piattaforma degli archivi di report su mainframe unicamente.
Esistono soluzioni in grado di farvi risparmiare davvero e di effettuare la migrazione degli archivi di Control-D secondo un processo strutturato e collaudato. È un argomento che vale la pena approfondire. Potete effettuare ricerche in rete, oppure contattate LRS per consigli sulle soluzioni di visualizzazione e archiviazione di report per sistemi distribuiti. Il tempo investito oggi potrà fruttarvi molto in futuro.