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Siete tra gli sfortunati a cui tocca decifrare e gestire flussi di dati altamente specializzati di età decisamente superiore alla vostra? I tecnici che avevano personalizzato tali dati per la vostra organizzazione se ne sono andati anni fa? Vorreste dare a questi flussi di dati una nuova prospettiva di vita? Buone notizie in arrivo. Potete farlo semplificando la gestione dell’output e simultaneamente riducendo i cicli sul mainframe.

I flussi di dati più comuni sul mainframe sono AFP (Advanced Function Presentation), LCDS (Line Condition Data Streams) e Metacode. AFP è stato originariamente creato da IBM (ora è di proprietà di Ricoh) mentre LCDS e Metacode sono di Xerox Corporation. LCDS è basato su testo; Metacode può contenere testo e grafica. Entrambi LCDS e Metacode sono spesso gestiti mediante comandi basati su testo noti come DJDE (Dynamic Job Descriptor Entries). A questo punto, è evidente che si tratta di un notevole guazzabuglio alfabetico. Mantenere ben organizzate le risorse per questi formati nel corso dei vari cambiamenti e allo stesso tempo tentare di decifrare codici risalenti probabilmente agli anni ’80 è solo parte del problema. C’è anche la questione del dover gestire l’ambiente su una costosa piattaforma z/OS.

Nella maggior parte dei casi, i flussi di dati specializzati generati dal mainframe vengono stampati mediante dispositivi di stampa ad alta velocità progettati con motori per la gestione ad hoc. Sia IBM sia Xerox dispongono di linee di dispositivi di stampa complete, capaci di riconoscere e gestire la rispettiva stampa di output specifici. In questi casi, le problematiche fondamentali sono i costi delle stampanti ad alta velocità, lo spazio occupato da questi “dinosauri” e l’utilizzo della CPU sulla piattaforma z/OS. Un ulteriore problema è dato dalla complessità dei flussi di dati specializzati. Ciascuno richiede la comprensione delle risorse di stampa e delle reciproche dipendenze e non è facile trovare personale IT in grado di gestire risorse di stampa IBM e Xerox non più recenti.

Semplificazione

Un’evidente opportunità di semplificazione è convertire i flussi di stampa specifici in qualcosa di più comune, in termini di utilizzo e portabilità: trasformare i vecchi formati di documenti in formati supportati dai dispositivi attualmente in uso nell’organizzazione. Le opzioni di output target devono supportare i requisiti dell’utente senza che sia necessario acquistare o sostituire le attrezzature. 

Il fattore decisivo per la scelta di un nuovo formato di output è la destinazione desiderata (ossia stampante, dispositivo MFP o client di visualizzazione online). Ad esempio LCDS, Metacode e AFP possono essere trasformati in formati comuni quali PostScript, PCL o PDF. Se occorre la stampa dell’output, PostScript, PCL e/o PDF rappresentano una buona opzione, a seconda del parco stampanti disponibile. Se si desidera la visualizzazione elettronica, il formato PDF è una soluzione intelligente, grazie alla diffusione di reader quali Adobe Acrobat.

LRS offre strumenti di trasformazione di flussi di dati specializzati eseguibili su diverse piattaforme di sistemi operativi, inclusi UNIX, Linux e Windows. Questi strumenti accettano output generati sul mainframe e producono un formato adatto per la stampante e/o per i requisiti di visualizzazione, senza necessità di acquistare nuovi dispositivi. Inoltre, la trasformazione dei flussi di dati di LRS elimina l’onere e i costi di gestione dei flussi di dati specializzati sul mainframe.

Conclusione: se siete responsabili per la gestione dei flussi di dati legacy, potete tirare un sospiro di sollievo. La complessità e i costi di gestione dei flussi di dati di output specializzati possono essere gestiti su sistemi operativi più convenienti, sfruttando la trasformazione dei dati per supportare destinazioni di output più comuni. 

Se vi riconoscete in questo scenario, contattate LRS: saremo lieti di aiutarvi. 

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