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Il 19 settembre 2016 si è conclusa ufficialmente l’acquisizione dell’azienda svedese Cirrato Technologies da parte di LRS, e vorrei condividere con voi il mio punto di vista su questa recente operazione.

Nel mercato di nicchia dei software per la gestione della stampa e dell’output, tutti i produttori conoscono i loro concorrenti. È un po’ come vivere in una piccola città: qualunque cosa succeda, in breve tempo tutti ne sono al corrente. LRS conosce il nome di Cirrato sin da quando l’azienda si è affermata come importante produttore di software per la gestione della stampa, circa dieci anni fa. Come per tutte le aziende IT con una tecnologia valida, il rispetto sul mercato si conquista alla vecchia maniera: imponendosi grazie all’innovazione, a prodotti di qualità e a un buon servizio di assistenza.

Da sempre, LRS focalizza la propria attenzione sulle grandi aziende che operano nei paesi industrializzati. Basti pensare alle più grandi multinazionali del mondo per scoprire che molte di queste sono da tempo clienti soddisfatti di LRS. Il mondo, tuttavia, è grande non solo dal punto di vista geografico, ma anche per la varietà di aziende di ogni tipo e dimensione che lo abitano. Non esiste un solo prodotto o una sola soluzione in grado di rispondere a tutti i requisiti dei clienti in termini di prezzo, funzionalità, servizio, assistenza tecnica e rapporto cliente-fornitore. Da sempre, il mercato pretende scelta, anche su cosa acquistare e da chi. È un vero rompicapo, come il cubo di Rubik. Essendocene resi conto, abbiamo chiesto l’aiuto di Cirrato.

Fusioni e acquisizioni sono destinate a risultati migliori quando entrambe le parti hanno una visione comune e sono motivate e ansiose di lavorare insieme, come nel nostro caso. Dietro a operazioni come queste, poi, ci sono anche motivazioni strategiche, come il desiderio di:

  • Eliminare un grosso concorrente
  • Incrementare la quota di mercato riunendo clienti e partner aziendali
  • Penetrare nuovi mercati attraverso canali di vendita diversi
  • Ottenere nuovi prodotti e nuove tecnologie
  • Sfruttare le competenze distintive/specifiche di ogni azienda
  • Adattarsi più rapidamente a condizioni di mercato mutevoli
  • Apprendere gli uni dagli altri nuove idee e buone prassi
  • Sviluppare le competenze cruciali in tutta l’organizzazione

Nel nostro caso tutte queste motivazioni sono valide. La domanda chiave è: uniti siamo più forti che separati? Assolutamente sì. In quanto direttore di Product Management per LRS, ai miei occhi è evidente l’intesa sinergica tra le due aziende, destinata a favorire lo sviluppo futuro della nostra attività e della nostra strategia di prodotto.

Lavorando da più di 30 anni nel settore della stampa e della documentazione, ho assistito a un gran numero di cambiamenti. Persone e aziende vanno e vengono, la tecnologia si evolve ed emergono nuove esigenze di mercato. I cambiamenti possono essere devastanti per alcune aziende, ma estremamente positivi per altre. Il più delle volte sono l’atteggiamento e una leadership forte a fare la differenza. Sono convinto che i dirigenti di LRS e Cirrato abbiano l’atteggiamento e la visione che ci vogliono per fare di questa iniziativa imprenditoriale un successo tanto per i dipendenti quanto per i clienti e i partner di entrambe le aziende. E per fugare ogni dubbio, basta dare un’occhiata ai risultati ottenuti dalle due aziende sui mercati globali.

Sono impaziente di iniziare a lavorare con i miei colleghi di Cirrato. Per un’azienda di successo, le persone in gamba non sono mai troppe. L’unico problema è quando il loro talento, la loro energia e la loro creatività non vengono sfruttati al meglio. Ma a mio avviso non c’è da preoccuparsi. LRS ha già acquisito altre imprese in passato, con ottimi esiti. Ora è la volta di Cirrato.

Beh, meglio iniziare a rispolverare il mio svedese. Magari con delle barzellette. La sapete quella...

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