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Non occorre essere assidui frequentatori delle pagine economiche per capire che le aziende di tutto il mondo subiscono una pressione costante per adattarsi a condizioni di mercato che mutano di continuo. E devono farlo rapidamente. Per sopravvivere e prosperare in un mercato globale contraddistinto da concorrenti consolidati ed emergenti, norme in perpetuo divenire e una congiuntura economica incerta, devono proporre prodotti e servizi nuovi con modalità sempre diverse.

Come fanno? Ricorrendo alla “trasformazione aziendale”, ovverosia apportando modifiche sostanziali e puntuali alla conduzione dell’azienda allo scopo di fare fronte a condizioni di mercato diverse e spesso ardue. Più facile a dirsi che a farsi.

Una trasformazione aziendale ben riuscita richiede molto tempo e fatica per sostituire con metodologie, processi, servizi e sistemi più nuovi ed efficaci quelli esistenti. Non è dunque una sorpresa che l’IT rivesta un ruolo di primo piano in questo processo. Per apportare all’azienda le modifiche fondamentali di cui ha bisogno, l’organizzazione IT deve trasformare l’infrastruttura, le applicazioni e i servizi sottostanti. Si tratta di un’operazione di importanza cruciale, in quanto l’IT è la colonna portante dell’azienda e supporta tutti i processi aziendali mission-critical.

L’IT deve essere più reattivo alle nuove esigenze. Deve introdurre maggiore innovazione a livelli di produttività più elevati, per dare alle aziende la possibilità di reagire attraverso un’esecuzione più rapida delle principali iniziative imprenditoriali. In breve, le organizzazioni IT devono dimostrarsi estremamente agili, ma comunque competenti e scrupolose per quanto riguarda l’esecuzione dei progetti e l’affidabilità, la scalabilità e la disponibilità dei propri sistemi informativi. Il livello è destinato a rimanere alto, per cui occorre entrare in gioco e adattarsi alle regole. Mai come ora è valido il motto “puntare in alto o lasciar perdere”.

Quali sono, dunque, i fattori chiave che guidano la trasformazione IT? Ve ne sono diversi, ma per quanto riguarda questa breve serie di articoli voglio concentrarmi solo su alcuni, ossia il cloud computing e la standardizzazione del livello di servizio di stampa (Printing as a Service). Cominciamo dal cloud computing, di cui si sente molto parlare ultimamente. È una priorità assoluta per molti CIO che desiderano trasformare i sistemi IT allo scopo di affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione. 

Con il cloud computing, i servizi IT vengono forniti attraverso Internet in modalità on demand e su base pay-per-use, un po’ come avviene per la fornitura dell’energia elettrica, ad esempio. Questi servizi comprendono applicazioni, sistemi operativi, server, storage e altre risorse IT. Le organizzazioni possono fare a meno di occuparsi di tutte le complessità connesse e si liberano della responsabilità di procurarsi e far funzionare insieme tutti i vari componenti. Così possono concentrarsi unicamente sul risultato finale, ad esempio l’uso di un’applicazione di importanza cruciale scalabile in modo dinamico secondo necessità.

Il cloud computing facilita l’innovazione e la trasformazione IT/aziendale attraverso un modello informatico e di business flessibile. Riduce i costi, migliora i processi aziendali e promuove la standardizzazione IT su tutte le applicazioni e le infrastrutture. Inoltre, migliora l’agilità dell’azienda e delle organizzazioni IT in modo che possano reagire con più incisività alle mutevoli condizioni del mercato.

Le aziende possono scegliere se richiedere i servizi IT di un cloud pubblico, implementare un proprio cloud privato o adottare un modello ibrido, con servizi cloud sia pubblici che privati. Inoltre, possono scegliere tra tre diversi tipi di servizi IT su cloud: Software as a Service (SaaS), Platform as a Service (PaaS) e Infrastructure as a Service (IaaS).

Dal punto di vista logico, questi tre tipi di cloud computing possono essere visti come uno “stack” costituito da una vasta gamma di servizi sovrapposti e le organizzazioni IT possono liberamente combinare SaaS, PaaS e IaaS per raggiungere gli obiettivi prefissati. Attualmente, le grandi aziende tendono per lo più a implementare i servizi IaaS e PaaS nel cloud privato e a richiedere il servizio SaaS a provider cloud pubblici quali Salesforce.com. Con il tempo le soluzioni cloud si stanno dimostrando estremamente valide. Sta dunque ai responsabili IT e aziendali stabilire quali siano, nella loro azienda, le maggiori opportunità strategiche per l’uso di questo tipo di tecnologia.

Indipendentemente dalla modalità cloud prescelta, il risultato è un’applicazione in grado di generare dati, spesso sotto forma di documenti aziendali da inviare a stampanti, destinatari di messaggi e-mail e portali documentali. Come si integra il cloud computing con l’infrastruttura utilizzata per la gestione dei documenti business-critical? Nel prossimo post vi illustrerò i vantaggi di un livello di stampa standardizzato, vale a dire il Printing as a Service. Alla prossima.

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